mercoledì 6 agosto 2008

I “pesci rossi” da attrazione per i bambini a ricercati pesci da allevamento casalingo.



E’ nel ricordo della nostra infanzia, l’andare alle giostre e vincere come premio o acquistare quelle bustine trasparenti contenenti acqua e due o tre pesciolini rossi, tornare a casa, riporli nell’ampolla di vetro e alimentarli secondo le scarne informazioni ricevute dal rivenditore per poi accorgerci che dopo pochi giorni i nostri pesciolini erano morti senza che neanche sapessimo il perché. Ad oggi, come racconta Gentile Gerardo, esperto autodidatta, la situazione è cambiata e la crescente attenzione per i pesci rossi ha portato molti curiosi ad appassionarsi ed a costruire degli acquari prettamente adatti all’allevamento di questi particolari e sottovalutati animali acquatici. Egli stesso si è dedicato all’allevamento ed alla riproduzione di questa specie di pesci e non trovando materiale informativo da cui trarre semplici e chiare indicazioni, ha osservato e studiato l’evolversi dei suoi acquari ed ha scritto le proprie esperienze, redigendo un manuale semplice, pratico e chiaro diretto agli appassionati e curiosi dal quale ha tratto il vademecum che ha titolato “Allevare e riprodurre al meglio il “carassius auratus” (pesce rosso)” che gentilmente mi ha concesso per la pubblicazione e che riporto sinteticamente di seguito. L’autore scrive: “Osservando questi semplici accorgimenti i “carassius auratus” possono vivere, anche, oltre 15 anni ed avrai la probabilità di vedere persino dei piccoli nati.”1) Vasca.La vasca contenitore, generalmente chiamata acquario, deve essere di forma quadrata, preferibilmente più larga che alta di grandezza variabile a seconda della quantità di pesci da contenere: calcolando 20 litri per ogni pesce rosso e 30 litri per le varietà “shubunkin” e “cometa sarasa”. Da arredare minimamente, evitando di mettere rocce aguzze e spigoli vivi tipo radici acuminate che potrebbero rovinosamente ferire i pesci rossi "non campioni di nuoto acrobatico", dove le piante possono tranquillamente (essendo pesci litofagi se le mangiano tranne l’“echinodorus, anubias” e la “vallisneria” con foglie coriacee) essere sostituite da un aeratore che ossigena l’acqua e produce il flusso di bollicine dal quale i pesci rossi adorano farsi trasportare.2) Acqua.L’acqua che rappresenta il mondo dei pesci deve essere “bio-condizionata”, ovvero è necessario mettere un bio-condizionatore, nell’ acqua potabile fresca di rubinetto, che annulla gli effetti nocivi del cloro, lega i metalli pesanti e rinforza la mucosa dei pesci rossi, aumentando le difese contro micosi (malattia prodotta da funghi patogeni) e batteriosi (malattia delle piante causata da batteri). L’acqua deve essere cambiata ogni settimana in misura del 15% del totale e deve avere la stessa temperatura di quella da cambiare (importante!); valori ideali: temperatura a 24 gradi °C, PH =7/7,5; dgh 8/18; KH 6/14; NO3 meno di 20.3) Filtro.Il filtro deve essere interno a vari scomparti. Quello ideale deve avere le seguenti caratteristiche: "entrata acqua - sera biofibre -spugna - lana di perlon - buona dose di cannolicchi - eventualmente carbone in sacchetti - pompa 400 l/h x 100 litri di acqua - uscita acqua.”4) Accorgimenti vari per ottimizzare l’allevamento:- i pesci rossi, essendo particolarmente socievoli e soffrendo la solitudine, amano stare in gruppi da di 5 o 6 esemplari, pertanto mai lasciarli da soli e, comunque, non metterli insieme ai pesci tropicali per svariati motivi tra i quali i diversi valori dell’acqua;- pulire spesso il fondo, in quanto i pesci rossi producono tanti escrementi che si posano sullo stesso fondo sul quale di notte poi dormono e pertanto sono soggetti a diverse patologie;- il ghiaino deve essere policromo di fiume, arrotondato e di granulometria media 3/5 millimetri per evitare che quando lo aspirano (è una loro caratteristica) si possano ferire la bocca;- alimentare 2 volte al giorno con cibo tipo scaglie o granulare (marca SERA, TETRA, JBL, ASKOLL) da integrare 2 volte la settimana con pezzetti di zucchine cotte e piselli fini, sbucciati e schiacciati tra le dita. Poiché questa tipologia di pesci ha gli organi interni ravvicinati ed è soggetta a diverse costipazioni ed a infezioni alla vescica natatoria è fondamentale prevenirle dandogli i vegetali (piselli fini, mais, carote, zucchina cotta in pezzetti, meglio se ottimo spezzettato e frullato con la buccia lavata accuratamente) a pezzetti.- Compatibilità tra i vari tipi di pesci rossi:a) Testa di leone (lion head), chiccho di riso (pearl scale), ranchu (eggs fish);b) Shubunkin, cometa sarasa, pesce rosso normale, veiltail;c) Blackmoore, orifiamma, oranda calico, ryukin, telescopici.Per approfondimenti, curiosità e domande potete contattare Gerardo Gentile su “Yahoo Italia Answers” oppure scrivere alla email chiromante@yahoo.it.


Tratto dal blog di:

Piscicelli Vincenzo.



1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ho visto una tua bella galleria fotografica nel blog di Piscicelli !