venerdì 28 novembre 2008

Finalmente buone notizie!

Riporto con gioia quanto mi ha riferito Vincenzo Armenante.
Una GRANDE VITTORIA: La Corte di Cassazione ha dato ragione all'Ente Parco Regionale dei Monti Picentini ed ha riconfermato la sentenza del Tribunale delle Acque Pubbliche. Le acque restanti - non captate ma che si volevano "prendere" dall'Acquedotto Pugliese - che fuoriescono dalle sorgenti del fiume Sele assicureranno un minimo di vitalità al fiume. Poi, con la regolamentazione del deflusso minimo vitale di tutti gli affluenti potremmo avere, finalmente, una inversione di tendenza finora indirizzata soltanto allo sfruttamento delle acque senza tener conto della tutela dell'ecosistema naturale.Il WWF ha sempre creduto ed ha appoggiato moralmente e giuridicamente l'Ente Parco in questa controversia.

mercoledì 26 novembre 2008

Federico Savona, il piccolo campione reggiano del Go- kart italiano.

Cari amici, non voglio cambiare l'indirizzo del mio blog ma inserisco questo post in segno di buon augurio a una giovane piccola promessa dello sport: Federico Savona.
“Passione, costanza e qualche sacrificio”, questo è il mix vincente che ha permesso al giovane emiliano Federico Savona di diventare, all’età di dodici anni, uno dei campioni del Go-kart italiano. Il padre Filippo così racconta l’avventura sportiva del figlio: “La passione per il kart è nata a mio figlio all’età di 5 anni quando andava a mare coi nonni. Ricordo che nel luogo dove stavamo trascorrendo le vacanze estive c’era una pista di Go-kart in cui andava a giocare col nonno materno. Era talmente piccolo che non arrivava neanche ai pedali, ma quei momenti sono stati talmente incisivi che il Natale seguente ci ha chiesto come regalo proprio una di quelle macchinette”. Federico ascolta le parole del padre ed interviene specificando: “Ricordo bene quei momenti. Alla mia richiesta iniziarono subito ad informarsi sulle varie macchine da kart e mi regalarono una macchina a motore con cui mi portavano a fare qualche giro in un piazzale vicino casa. Col passare del tempo, mi piaceva sempre di più guidare quella macchina e mi venne il desiderio di provare piste nuove. Abbiamo iniziato a cercare spazi nuovi e più ampi e trovato varie piste fra Castelnuovo dei Monti, Parma e la Romagna. Con sorpresa ho scoperto un mondo nuovo e tanti coetanei con cui condivido questa passione.” Federico è orgoglioso e sciolto nel suo racconto e gli si accendono gli occhi, come succede ai bambini felici per quel che fanno, quando continua nel racconto della sua storia sportiva: “A sette anni ho iniziato a gareggiare nella categoria 50 baby, ho preso parte alle prime gare e al campionato regionale. A 9 anni sono passato nella categoria 60 mini kart e ho vinto tre campionati regionali consecutivi”. Il papà Filippo, entusiasta del figlio, con sorriso fiero, riprende la parola e sottolinea l’impegno che tutta la famiglia mette nel far crescere il piccolo, sia come uomo che come pilota:“L’impegno è tanto ma per un figlio lo si fa volentieri. I sacrifici li facciamo tutti anche lo stesso Federico. Primo fra tutti, quello degli spostamenti. Anche se per nostra fortuna abbiamo il camper che ci permette di accompagnare Federico alle varie competizioni. Poi, soprattutto per Federico, la necessità, in alcuni momenti, di dover svolgere i compiti fra una competizione e l’altra”. Riprende la parola Federico: “Riesco a conciliare bene lo sport con i compiti della scuola. Studio durante la settimana e, quando se ne presenta la necessità, studio anche in pista fra una gara e l’altra e non trascuro gli amici. Quando mi devo assentare da scuola per qualche giorno chiamo i miei compagni di classe per i compiti, che mi sono molto vicini, mi chiedono delle competizioni e sono contentissimi quando vinco dei premi. E comunque la gioia di scendere in pista, gareggiare e vincere compensa ampiamente i sacrifici. Ricordo con orgoglio quando nel campionato nazionale 2007 (Trofeo nazionale CSAI Karting classe 60 mini) sono partito dalla nona posizione di griglia e sono arrivato primo vincendo il premio”. Papà Filippo, ormai parla a ruota libera ed aggiunge: “Il bello di mio figlio è anche la sua voglia di conoscere e apprendere cose nuove. Quindi cerco di coinvolgerlo quando si deve sostituire un pezzo della macchina, cambiare le gomme o si deve smontare il motore”. Federico conferma le parole del padre: “Mi piace conoscere ed occuparmi della macchina con cui scendo in pista.” Alla domanda se la passione per lo sport il giovane campione l’ha ereditata dal padre, papà Filippo ci ha risposto: “No, e gli ricordo sempre che l’unico momento in cui gli è concesso di correre, anche quando diventerà maggiorenne, è solo sulla pista e mai per strada. La pista è sicura al cento per cento, ogni anno viene omologata e sottoposta a controlli per salvaguardare i piloti. Federico ormai stanco ma felice per l’intervista, ci saluta ricordandoci che la sorellina Giulia di soli 5 mesi è il suo portafortuna e dà appuntamento ai suoi amici e tifosi sul sito
www.Federicosavona.it
Piscicelli Vincenzo – Saggese Alessia.

Spettacoli, cultura e tradizioni eno-gastronomiche al “Puglia Night Parade” dal 5 al 7 dicembre.

Nel primo week-end di dicembre si svolgerà nelle principali città pugliesi la manifestazione “Puglia Night Parade”, ricca di spettacoli con artisti di strada, danza, teatro, musica e concerti per favorire il turismo e permettere la conoscenza della cultura e delle tradizioni locali. In calendario i concerti di Franco Battiato, Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Roy Paci e performance di artisti, poeti, scrittori e testimonial della Puglia nel mondo. Si potrà assistere allo svolgimento di manifestazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, visitare musei e siti di interesse culturale,assistere a spettacoli nelle piazze, allestimenti, musica e performance nei castelli, reading letterari, saranno aperti per tutta la notte vari esercizi commerciali e si svolgeranno eventi in discoteca. Gli amanti dell’arte potranno prendere parte a visite guidate in chiese e altri luoghi di rilevanza turistica, organizzati dalle APT . Le stesse aziende di promozione turistica, d’intesa con le Pro Loco e le associazioni di settore, stanno provvedendo a predisporre specifici “pacchetti” per venire incontro alle esigenze dei viaggiatori interessati a trascorrere il lungo week-end in Puglia. Per l’evento sono previsti anche servizi di trasporto per facilitare gli spostamenti, cercando di evitare a quanti decidono di prender parte alla manifestazione di ricorrere ai mezzi privati. A Castel del Monte e ad Alberobello, siti tutelati dall’Unesco, si potrà assistere a una serie di spettacoli di altissimo livello artistico e culturale. Dal Canada arriverà il “Cirque du Soleil”, colosso del nuovo circo visuale, con una performance scritta e creata per l’occasione e presentata in anteprima mondiale il 5 dicembre in piazza S. Oronzo a Lecce. A Foggia sfileranno il mondo del nouveau cirque e le suggestioni musicali ed acrobatiche della compagnia francese “Les Farfadais”. A Brindisi, il 6 dicembre, si esibirà la compagnia di teatro di strada “Transe Express”, che coinvolgerà il centro urbano con creazioni spettacolari, prodezze, acrobazie, musiche e fuochi. Il 7 dicembre a Bari e a Taranto si esibiranno due compagnie teatrali catalane di fama internazionale. Nella prima città, per le strade della città vecchia, sfilerà la parata di “Els Comediants”, mentre nella seconda sarà “La Fura dels Baus” a esibirsi coi suoi giochi scenici. L’occasione offerta dal week-end dell’Immacolata è l’ideale, oltre che per partecipare alle predette manifestazioni, anche per visitare le bellezze archeologiche ed apprezzare la genuinità dei prodotti tradizionali di tutto l'entroterra pugliese. Tra le varie cittadine, tutte meritevoli di un soggiorno turistico, in provincia di Bari ci si può fermare a Canosa di Puglia, nota per aver visto crescere il grande attore Lino Banfi e per la ricchezza di siti archeologici. Sarà possibile visitare il Palazzo Sinesi, oggi sede della Fondazone Archeologica Canosina, il Museo della civiltà contadina, la Basilica di San Leucio, il Palazzo Iliceto -mostra delle marionette-, l’Acropoli dell’Antica Canosa, il tesoro sotterraneo costituito da catacombe, la Basilica di San Pietro, il Battistero di San Giovanni, il Tempio Romano di Giove Toro, il Mausoleo di Boemondo D’Altavilla. Al contempo si possono apprezzare i prodotti tipici locali, tra i quali l’olio extravergine d’oliva DOP da oliva coratina ed i vini come la Doc da uva di Troia rivalutata negli ultimi anni per la categoria rossi e l' IGT da uve Chardonnay per la categoria bianchi. Tra le aziende produttrici di olio extravergine d’oliva, citiamo l’Azienda Olivinicola Petroni, esistente da oltre cento anni che trasmette nel prodotto tutta la tradizione degli antichi contadini. L’olio prodotto ha un colore giallo oro luminoso, un odore fruttato, è piacevole al gusto dove si esaltano piacevoli note di amaro e piccante, è ideale in abbinamento sui piatti tipici della zona ed in particolare sulle bruschette e sui carciofi alla brace sapientemente cotti. Fra i vini, raccontiamo il vino bianco “Chardonnay 2007 della Giumenta Riccia”, IGT Puglia 13% dell' azienda Tratturo Regio; che in degustazione risulta avere un colore giallo paglierino intenso con riflessi verdolini, il profumo fruttato con sentori di frutta a polpa bianca e note vanigliate, il sapore persistente, piacevolmente fresco e sapido. Servito fresco ad una temperatura di 10°-12° e sorseggiato in calici mediamente ampi in abbinamento alle classiche olive pugliesi è stato un piacevole aperitivo ed è apprezzabile anche con gli spaghetti alle vongole, su piatti a base di pesce, carni bianche e funghi.
*La scelta dei prodotti assaggiati è stata casuale, limitata per tempo e spazio e non vi è alcun legame tra gli scriventi ed i produttori o qualsivoglia interesse personale. Le valutazioni sono soggettive e non hanno alcun valore commerciale ne hanno intenzione di indirizzare il lettore.
Alessia Saggese - Vincenzo Piscicelli.

martedì 25 novembre 2008

Auguri a Vincenzo!!!

Voglio fare gli AUGURI a Vincenzo che qualche ora fa ha conseguito il primo livello del corso per assaggiatori di parmigiano-reggiano!


AUGURI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

GLI ANGELI E GLI ANIMALI

Gli angeli hanno due modi per manifestarsi agli uomini. La Bibbia li fa intervenire subito “in carne ed ossa” ,di colpo, presso i loro protetti, oppure li mostra mentre si rivelano ai profeti in splendide visioni. Nel Nuovo Testamento, le visioni di angeli come quelle al diacono Filippo (Atti 8, 26) ed a Cornelio (Atti 10, 3) sono più rari rispetto all’Antico Testamento. Gli angeli sono presenti alla nascita di Gesù, essi appaiono ai pastori di Betlemme per annunciare loro la buona novella e cantare la gloria di Dio (Lc 2, 8-20); essi sono anche alla tomba del Risorto, “vestiti di abiti d’un allucinante biancore” (Lc 24, 3) per consolare le donne ed incaricarle di un messaggio di speranza per gli apostoli (Mc 16, 7). Sempre negli Atti, noi vediamo un angelo liberare miracolosamente dalla prigione gli Apostoli (Atti 3, 19), poi Pietro (Atti 12, 7-10).
Santi e mistici conoscono questi due tipi di manifestazioni angeliche, che talvolta s’intrecciano e si completano: visione nell’estasi, prossimità palpabile e quasi materiale. Di più, quando essi non si presentano sotto parvenza umana, gli spiriti celesti si compiacciono di prendere delle forme per lo meno insolite, senza dubbio per motivi di discrezione, o di anonimato. Il caso più misterioso è quello del cane Grigio, che accompagnò San Giovanni Bosco (1815-1888) durante più di trent’anni. Apparso una sera del 1852, questo strano e molto intelligente animale arrivava sempre al momento in cui il santo sacerdote era in pericolo: una sera d’inverno egli rientrava a casa sua abbastanza tardi, scorse sul corso Regina Margherita un individuo che, imboscato dietro un albero, gli scaricò a bruciapelo due colpi di pistola. Fortunatamente non fu colpito. Allora l’uomo si gettò su Don Bosco, per ucciderlo, chi sa in quale modo! Egli lo avrebbe certamente strangolato, se in quell’istante un urlo spaventoso non avesse risuonato e se una bestia furiosa non si fosse lanciata sul dorso dell’aggressore. Il miserabile non ebbe che il tempo di fuggire, mentre Don Bosco, rientrato dalla sua emozione, accarezzava con gratitudine il pelo del bravo cane.
Don Bosco aveva numerosi nemici, chiaramente i Valdesi che, più d’una volta, cercarono di attentare alla sua vita. Una sera, due sicari lo strinsero in una stradina oscura di Torino: I due malviventi si precipitarono su di lui e gli incappucciarono la testa in un sacco. Dibattendosi, Don Bosco giunse a sbarazzarsi da quel cappuccio, ma allorché il più robusto di essi lo racchiuse così ermeticamente che fu impossibile chiamare aiuto. Egli stava per cadere alla loro completa mercé, quando un terribile ruggito scoppiò a due passi: era Grigio. In un secondo, egli ebbe liberato il suo padrone che, liberato dalla stretta, scorse uno dei due aggressori filare a tutta velocità, mentre l’altro, coricato a terra, era tenuto innocuo dai denti dell’animale applicati alla sua gola. “Chiamate il vostro cane, urlava l’uomo, mi strozza.- Io lo farò, se tu mi prometti di essere saggio. – tutto quello che volete”, disse il malandrino. Allora Don Bosco parlò alla sua buona bestia, che lasciò la presa, e l’uomo se ne fuggì a tutta velocità sulle sue gambe.
Un’altra volta, Grigio lo salvò da una banda di forsennati, giunti a prestar man forte ad uno di loro che aveva aggredito il sacerdote,ma don Bosco , robusto, aveva già sganciato un solido pugno al truculento che l’aggrediva con un bastone e che cadde a terra urlando: A quel grido, da tutti i cespugli vicini sorsero degli individui loschi, posti all’occorrenza per prestar man forte in caso di bisogno. Don Bosco era perduto: alcuni secondi ancora ed egli cadeva ucciso, quando l’abbaiare feroce del “Grigio” si fece sentire. Con alcuni salti egli fu là, ed ora, girava e rigirava intorno a Don Bosco grugnendo in modo eloquente e mostrando dei denti impressionanti. Uno ad uno i malandrini se la squagliarono nella vicina campagna.
Quel cane che, al momento provvidenziale, sorgeva da non si sa dove e se ne ritornava non si sa dove, e nessuno incontrò mai nelle vie di Torino, né vide mai mangiare o bere – benché i fanciulli del patronato gli avessero sovente presentato dei pezzi di carne o di zucchero -, si comportava in ben strana maniera: Una sera, anziché fargli da scorta, egli impedì chiaramente a Don Bosco di uscire da casa sua. Si allungò sulla soglia della sua dimora, e nessuno poté allontanarlo. Per una volta, egli si mostrava cattivo verso il suo padrone: se fosse stato necessario, lo avrebbe ballonzolato, respinto con tutta la forza dalla porta all’interno dell’alloggio. Prima di giungere a questo mezzo estremo, egli si accontentava di ruggire a gola chiusa. “Se non vuoi ascoltarmi, ascolta almeno questa bestia: essa ha più ragione di te”, disse a suo figlio mamma Margherita, che da una mezz’ora si opponeva all’uscita notturna. Don Bosco ascoltò la bestia, e ben gliene occorse, poiché meno d’un quarto d’ora dopo un vicino accorse per supplicare Don Bosco di non mostrarsi quella sera, poiché aveva sorpreso una conversazione indicante chiaramente che si preparava un attentato contro di lui.
L’ultima volta che Don Bosco vide Grigio, era nel 1883. egli si era perduto, ed il cane, che in tanti anni non aveva ancora preso un pelo bianco, benché lo affiancassa da ben trentadue anni – longevità perlomeno sorprendente – lo rimise sulla buona strada, poi lo accompagnò fin sulla soglia del patronato, prima di scomparire per sempre nella notte: San Giovanni Bosco è senza dubbio il solo uomo che abbia avuto un cane per angelo custode, od un angelo che si travestiva da cane. Quando, alla fine della sua vita, lo si interrogava sullo strano animale che si era istituito suo protettore , Don Bosco, si scusava e rispondeva sbiascicando: - Dire che era un angelo farebbe ridere. Ma non si può dire che fosse un cane come gli altri.
L’angelo custode della fondatrice francese Marie Du Christ (Raymonde Bonnenfant, 1907-1973) rivestiva la forma di un’aquila per portarla in bilocazione in dei viaggi lontani, mentre che quello di Anna Ebele (1917-1985) – la giovane ragazza tedesca ch’egli aveva protetta dallo stupro dei soldati – si manifestava come un passero che veniva a posarsi familiarmente sulla sua spalla o sulle sue mani: “Prendo questa forma al fine di poter conversare con te senza attrarre l’attenzione. Tu devi tenere nascoste tutte le grazie che ti fa il tuo Sposo”. Questi “travestimenti” non hanno nulla di sorprendente, quando si sa quello che accadde a Zeitoun, in Egitto, negli anni 1968-1969. la Vergine Maria si mostrò, silenziosa e circondata di luce, al di sopra della cupola dì una chiesa copta, visibile da migliaia di persone di ogni credo. Si potette anche fotografare quella sagoma luminosa, così come gli esseri misteriosi che l’accompagnavano: Inoltre, il giorno che vi era apparizione, vi erano sempre dei colombi giganti, tanto bianchi quanto la Vergine, che dapprima percorrevano tutto il cielo di quel quartiere.
Tutte le testimonianze coincidono: La seconda volta, erano dei piccioni in pieno cielo, verso le due del mattino, cosa che non poteva aver luogo perché, come voi sapete, i piccioni non volano mai la notte; ed erano dei piccioni di colore brillante, assolutamente brillante.
Quegli strani uccelli di luce avevano un comportamento perlomeno singolare: All’epoca delle apparizioni, vi erano delle stelle e dei piccioni. I piccioni apparivano, alcuni venivano al di sopra delle nostre teste e formavano una croce. Essi erano luminosi talvolta ed altre volte rassomigliavano a dei piccioni reali. Vi era talvolta della luce che partiva dai loro becchi o dalle loro code.
I fedeli erano convinti che erano degli angeli che facevano scorta alla loro Regina, e questo tanto più che diverse persone videro talvolta al loro posto delle sagome di adolescenti luminosi.
Don Marcello Stanzione

domenica 23 novembre 2008

Natura, benessere, clima e... facebook!

Vincenzo Piscicelli con lo psicologo Raffaele Morelli

Cari amici,

non avete letto male! Su facebook è nato un gruppo "benessere psicosomatico" gestito dal mio compagno Vincenzo Piscicelli, sul quale ho lanciato il gruppo di discussione sul legame esistente tra il clima e il benessere psicosomatico. Aspetto fiumi di parole, opinioni e dritte per discutere insieme su questo e tanti altri temi che voi stessi potete proporre. Per spunti vi segnalo il blog di Vincenzo: http://piscicellivincenzo.myblog.it/

Per il resto, basta aggiungere uno di noi due ai contatti facebook, e poi accedere al gruppo di discussioni.

:-)

martedì 18 novembre 2008

E lui, chi è?


Questo simpatico insetto lungo qualche centimetro distrugge piante molto grandi... chi mi sa dire il nome e quali piante distrugge?

Trenitalia fa marcia indietro sul divieto d'accesso alle vetture per i cani di media e grande taglia

''Trenitalia, dopo le numerose proteste delle scorse settimane, fa sostanzialmente marcia indietro sul divieto d'accesso alle vetture per i cani di media e grande taglia''. E' quanto ha dichiarato in una nota Gianluca Felicetti, presidente Lav all'annuncio delle nuove regole per i viaggi con animali decise da Trenitalia, che entreranno in vigore il prossimo 1° dicembre. ''In questo settore non possiamo ancora paragonarci alla Gran Bretagna, Paese che non pone limitazioni nemmeno sugli Eurostar, ma nemmeno alla Spagna in cui tutto e' vietato''. ''L'azienda di trasporto ferroviario, anche grazie all'intervento del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini che ringraziamo, ha iniziato a comprendere che i viaggiatori con cani, gatti o altri domestici al seguito, 170mila l'anno, non possono essere considerati di serie B - ha concluso Felicetti - e che gli animali, aldila' degli aspetti etici per noi fondamentali, da presunto problema possono diventare una reale opportunita', anche di sviluppo della clientela''.

sabato 15 novembre 2008

Un tocco di colore con...



Questa bellissima foto è stata scattata dal prof Luigi Visciano di Napoli.
Chi si vuol cimentare ad indovinare come si chiama questo fiore dai colori così vivi? :-)

Incredibile anche il posto in cui è nato!!!



venerdì 14 novembre 2008

WWF: Sono stati bloccati nella Piana del Sele dei cacciatori ambientali

Le Guardie Ambientali del Nucleo WWF di Salerno, guidate dal coordinatore provinciale Alfonso Albero, hanno pattugliato ancora una volta la Piana del Sele tra Eboli e Serre.I controlli hanno riguardato particolarmente la Riserva Naturale Foce-Sele-Tanagro, sovente oggetto di caccia di frodo a causa della ricchezza faunistica.Grazie a diverse segnalazioni è stato così possibile sorprendere due cacciatori nel momento in cui attraversavano con il proprio cane una stradina sterrata nei pressi dell’istituto Orientale, a pochi metri dalla sponda del fiume Sele, in piena area protetta.Dal successivo controllo, uno dei due veniva anche trovato in possesso di un richiamo acustico vietato, riproducente il verso di alcuni uccelli migratori.Poco dopo, in località Onda Alta, nel comune di Serre, venivano sorpresi altri due cacciatori provenienti da Amalfi, dei quali uno stava cacciando con un richiamo vietato all’interno della Riserva Naturale e l’altro risultava in possesso di un fucile alterato in modo da aumentarne il potenziale offensivo.Richiesto il supporto dei Carabinieri della locale Stazione di Borgo Carillia, coordinati dal Maggiore Risi e comandati dal M.llo capo Cardiello, i cacciatori venivano tutti invitati a recarsi in caserma per procedere al sequestro dei fucili e dei richiami vietati, nonché degli altri mezzi usati per la caccia e serviti a commettere il reato. Nonostante i numerosi sforzi per reprimere gli illeciti, occorre constatare che dall’inizio della stagione venatoria il fenomeno del bracconaggio non ha subito la minima flessione e la conferma ci viene proprio dall’ultima uscita, in cui su un totale di sei persone controllate, ben quattro sono state denunciate.Spesso ciò accade perché i cacciatori sono disinformati o sottovalutano il problema. Ecco perchè il WWF Salerno vuole ricordare a tutti i cacciatori che l’uso dei richiami acustici è vietato e costituisce illecito penale, come pure l’utilizzo di fucili alterati. Altresì è vietato cacciare e anche solo transitare con le armi scariche e in custodia all’interno delle aree protette, anche se queste non sono tabellate.Ostacolare i controlli con immotivati atteggiamenti di sfida o addirittura di oltraggio nei confronti degli Agenti accertatori costituisce reato ancor più grave di quelli in materia di caccia. A tal proposito, risale a poche settimane fa la notizia di un cacciatore condannato per reato di rifiuto di generalità e resistenza nei confronti di Guardie Ambientali del WWF.

sabato 1 novembre 2008


Nonostante il cattivo tempo giovedì 30 ottobre, a Nusco, sono stati premiati dei giovani universitari di Fisciano che hanno partecipato e vinto una borsa di studio sul tema Parco Regionale dei Monti Picentini. Ha affermato a tale proposito Vincenzo Armenante: "Quando si tratta di giovani e scuole corro sempre quasi come se volessi avere da loro una iniezione di fiducia per il futuro, di gioventù e di entusiasmo per continuare a percorrere la mia strada, in difesa della natura e dell'uomo-biodiversità antropica e naturalistica. L'educazione ambientale é il perno della conoscenza e del rispetto verso entrambi".

Ho appreso da Vincenzo Armenante che nel pomeriggio di mercoledì 29 ottobre é venuto ad Eboli l'Assessore Ganapini a porre la prima pietra dell'impianto di compostaggio e dell'isola ecologica. Serviranno i Comuni della Piana del Sele. Entro un anno dovrebbe essere operativo l'impianto di compostaggio (finanziato). Il Comune ha chiesto anche il finanziamento per il recupero dell'energia per una centrale elettrica. "Come ho sempre detto - mi ha scritto Vincenzo- l'Assessore Regionale all'Ambiente si sta impegnando moltissimo per risolvere, per il meglio, il problema dei rifiuti in Campania. Come Assessore alle Aree Protette ha intenzione di insediare il Comitato Consultivo Regionale per le Aree Protette. C'é qualche resistenza per cui ha bisogno della "spinta" di tutti".