sabato 20 settembre 2008

Canosa di Puglia, un mix di bellezze naturali e prodotti culinari di qualità

Chi ama viaggiare ed è interessato a scoprire e confrontarsi con realtà e tradizioni sempre diverse, non può non visitare la bella cittadina di Canosa di Puglia, che sorge ad un paio di chilometri dalla sponda orientale del fiume Ofanto e ad una ventina di chilometri dal Mar Adriatico, su un territorio livellato, anticamera dell'Altopiano delle Murge. Il clima temperato regala agli abitanti stagioni miti, caratteristica che favorisce le varie produzioni agroalimentari e vitivinicole locali. Eccellente è la produzione di olio d'oliva extravergine di alta qualità per cui la cittadina rientra nel progetto "Strada dell'Olio Extra Vergine d'Oliva dop Castel del Monte" e dell'omonima Strada dei Vini. Dal punto di vista vitivinicolo. La Puglia è sempre stata conosciuta per l’elevata produttività di un vino dalla consistente struttura che veniva utilizzato per dare un po’ di acidità e carattere alle altre tipologie meno strutturate. E solo negli ultimi anni i produttori locali hanno rivalutato le proprie uve autoctone (Negroamaro, Primitivo ed Uva di Troia o Barlettana o Uva di Canosa o Uva della Marina) producendo vini di qualità. L'Uva di Troia, dal nome mitologico, è un uva rossa originaria dell'Asia Minore, portata in Puglia dai greci, che prima era utilizzata solo in assemblaggio ad altre uve nei vini a denominazione di origine controllata delle province di Bari e Foggia come il “Rosso Canosa DOC” chiamato anche Canusium e negli ultimi anni rivalutata e prodotta in purezza. L’occasione per apprezzare e far conoscere al grande pubblico, non solo la città di Canosa di Puglia (Bari) con i suoi siti archeologici e le spettacolari cave di tufo in grotta ma anche il nettare prodotto da questo vitigno è stato il primo concorso di vini da uva di Troia “Premio Campi Diomedei”. Le aziende in concorso sono state diciassette, dieci per i vini in purezza e nove con almeno il 50% con uve di Troia, le quali si sono sfidate nelle due rispettive categorie. Tra queste, merita una citazione particolare il “Nero di Troia”, prodotto dalla Cooperativa Agricola Tratturo Regio di Canosa di Puglia, che ha avuto la menzione di merito nella categoria “in purezza”. Il “Nero di Troia” è stato apprezzato in degustazione da solo e gustato in abbinamento con i taralli e la pizza povera (condita soltanto con olio extravergine di oliva, sale, pepe e cotta nel forno a legna) dai turisti nella manifestazione dedicata all'enogastronomia denominata “Le vie del Nero di Troia”. La degustazione del “Nero di Troia” di Tratturo Regio, Rosso IGT Puglia 100% uve nero di Troia gr. 13% anno 2006, prodotto dai vigneti dell'agro di Canosa, avvenuta nelle Grotte di tufo della Famiglia Leone, racconta di un vino dal color rosso rubino tendente al granato, con profumi intensi ed abbastanza persistenti dalle piacevoli note di frutti rossi giovani, che al palato risulta essere piacevolmente fresco, di corpo e sapido. Per gustarlo al meglio è importante scegliere i calici per vini rossi di corpo che ne permettono il giusto arieggiamento e la diffusione degli odori oltre che la giusta temperatura di servizio che deve essere di 16-18°. Questo vino è abbinabile ai prodotti tipici locali ed a preparazioni abbastanza strutturate, come salumi, piatti al ragù, carni varie e formaggi come pecorini stagionati e parmigiano reggiano di almeno 24 mesi. Eccezionale se versato in una brocca con le percoche (pesca tipica locale) tagliate a pezzi e lasciate macerare per qualche ora prima di essere bevuto. Ricordando che l’alcool e la velocità non sono mai buoni compagni di viaggio ed alla guida non bisogna distrarsi. Bere un calice di vino non fa male, basta farlo nei momenti e nei posti giusti e Canosa di Puglia con le sue campagne, gli ulivi secolari, i vigneti a tendone e l'ospitalità della popolazione locale è di certo il posto ideale dove soffermarsi qualche giorno ed apprezzare oltre che la bellezza dei luoghi con le meraviglie archeologiche anche la piacevolezza di un buon bicchiere di vino e dei prodotti culinari tipici. L'appuntamento è qui, in terra di Puglia, per le prossime manifestazioni eno-gastronomiche e culturali. Vincenzo Piscicelli (Sommelier AIS)

IL PARCO DEI MONTI PICENTINI A PARCHINMOSTRA

Presso la Mostra d’Oltemare di Napoli è in corso di svolgimento la tradizionale manifestazione denominata PARCHIMOSTRA. Si tratta di un’appuntamento fieristico annuale dedicato alle aree naturali protette e alle riserve naturali della nostra regione. L’iniziativa, organizzata congiuntamente dagli assessorati all’ambiente e al Governo del Territorio della Regione impegnerà i giorni 20 e 21 Settembre.
Il Parco Regionale dei Monti Picentini, presieduto da Sabino Aquino, ha allestito nell’ambito di tale manifestazione un grande Stand ove è possibile consultare e visionare una vasta documentazione fotografica e cartografica, inerente le bellezze naturali e paesaggistiche dell’area protetta dei Picentini e le più significative manifestazioni delle tradizioni popolari. Attraverso una rete telematica computerizzata, appositamente allestita, il visitatore può consultare le varie progettazioni esecutive che il Parco dei Monti Picentini ha avuto finanziate della Comunità Europea ed ha in corso di esecuzione.
Si tratta di importanti opere che dovranno avviare un adeguato sviluppo socio-economico del comprensorio dei Picentini. Tra l’altro sono previste: la realizzazione della rete dei sentieri, delle aree faunistiche, il recupero dei rifuggi montani, dei centri di accoglienza e dei centri di educazione ambientale, gli sportelli Info-Poit, i Parchi archeologici, la restaurazione di importanti complessi monumentali, la riqualificazione ed il recupero dei centri storici dei Comuni rientranti nel Parco, i vari musei delle civiltà: contadina, artigiana, dell’acqua e delle tradizioni popolari, le aree attrezzate per campeggio e per i centri di visita. Il visitatore, può anche eseguire in tempo reale, ricerche bibliografiche relative alle varie tematiche ambientali nonché alla fauna, alla flora e a tutte quelle risorse naturali presenti nell’area dei Picentini, come ad esempio le risorse idriche che fanno del Parco dei Picentini il più importante bacino acquifero dell’Appennino Meridionale. Sulle fonti idriche, diversi sono gli studi di carattere idrogeologico, esposti nello Stand ed effettuati, dallo stesso presidente Aquino. Il visitatore mediante appositi questionari informatizzati, può inoltre formulare osservazioni, rilievi e suggerimenti relative al tipo sviluppo che dovrà assicurarsi a questo nuovo ente territoriale. Con questa iniziativa, afferma il presidente Aquino “abbiamo voluto coinvolgere direttamente gli specialisti del settore ambientale ed i comuni cittadini in vista della predisposizione del Piano Territoriale e Socio-Economico che il Parco a breve deve dotarsi. Si tratta di uno strumento di programmazione di straordinaria importanza che può essere considerato come un contributo significativo al nuovo approccio per il governo del territorio: da una visione più propriamente pianificatoria ad una visione programmatoria territoriale intesa come definizione di tempi, costi e attori coinvolti. Con questo strumento, aggiunge Aquino è possibile mettere a punto una serie di programmi di compensazione ambientale sia in aree naturali sia in aree degradate ricadenti all’interno del Parco. Il valore aggiunto sulle relazioni da instaurare con gli altri enti territoriali e quello di riconoscere gli obiettivi fondamentali del Piano del comprensorio affiancando alle originarie finalità dello sviluppo economico-sociale del territorio dei Picentini anche finalità di sostenibilità ambientale”.
Numerosi inoltre sono i pregiati prodotti tipici del comprensorio dei Monti Picentini, messi in visione ed in assaggio del visitatore.

venerdì 12 settembre 2008

Dario Nuzzo e Mukko Pallino ci guidano nella comprensione delle tematiche ambientali.

"Differenziamoci!", è lo slogan che apre la seconda puntata di Mukko Pallino, il piacevole programma dedicato al mondo dei giovanissimi. Dario Nuzzo giovane e perspicace conduttore, attento a temi vitali, quali il rispetto dell'ambiente, della cultura e del turismo, affronta la questione della raccolta differenziata, attraverso una garbata intervista all'Ass.re alle Politiche Ambientali della Provincia di Salerno, Angelo Paladino.Nel colloquio emerge l'attuale campagna di sensibilizzazione alle politiche ambientali promossa appunto dalla Provincia, "Raccogli, Riduci, Ricicla" ecco le norme che bisogna osservare per rendere l'ambiente sempre più pulito e meno inquinato."Con il riciclo dei rifiuti si riusano alcuni materiali e si diminuisce il consumo delle materie prime, ciò consente un notevole risparmio economico ed energetico". Il messaggio per i ragazzi è chiaro: "Continuiamo a differenziarci!".
Per informazioni: www.darionuzzo.it

domenica 7 settembre 2008

Colti in flagranza di reato dalle Guardie Ambientali del Wwf del Nucleo di Salerno dei cacciatori nelle colline di Eboli

A pochi giorni dall’inizio della nuova stagione venatoria, continuano i massacri delle specie protette. Sono stati denunciati dal Wwf due cacciatori di Montecorvino Rovella. Il secondo giorno di attività venatoria ha fatto registrare, purtroppo, l’ennesimo massacro di esemplari di avifauna appartenenti a specie protette. Nelle campagne del Comune di Eboli, il Nucleo Guardie Ambientali del WWF di Salerno oltre ad aver colto in flagranza di reato un cacciatore mentre abbatteva due Tortore dal collare, durante i regolari controlli svolti nella giornata di domenica hanno sorpreso anche un cacciatore che deteneva un esemplare di Upupa da poco abbattuto. Le Tortore dal collare sono, infatti, una specie che ormai rischia nuovamente di scomparire perché oggetto di una intensa, quanto illecita pressione di caccia. L’Upupa, uccello molto raro che persino Ugo Foscolo rievoca nei suoi Sepolcri, appartiene ad una specie particolarmente protetta, inserita nell’elenco della Convenzione di Berna, tanto particolare da non poter essere scambiata con nessuna specie cacciabile. Alla vista degli agenti, il bracconiere tentava persino di disfarsi del corpo del reato gettandolo in un cespuglio vicino, ma inutilmente. Grazie anche alla successiva assistenza dei Carabinieri della vicina stazione di Eboli e dal pronto intervento del Maresciallo Garrisi, i due bracconieri sono stati invitati a recarsi in caserma per poi essere denunciati a piede libero all’ Autorità Giudiziaria.
“Siamo al secondo giorno di caccia e già sono decine gli esemplari di fauna non cacciabile e particolarmente protetta ritrovati dai soli agenti del WWF. – affermano preoccupate le Guardie Ambientali Wwf del Nucleo di Salerno - Se a questo si aggiungono le minacce ricevute e i colpi di arma da fuoco esplosi a scopo intimidatorio nei giorni scorsi, è obbligatorio rinnovare da parte nostra un appello affinché le istituzioni si dimostrino più attente e sensibili al problema del bracconaggio in Provincia di Salerno e di conseguenza si attivino per arginare questo fenomeno delinquenziale”.

sabato 6 settembre 2008

Chi cerca trova...



Cacciatore spara alle guardie del Wwf e scappa

Nelle campagne di Pontecagnano, in provincia di Salerno, un bracconiere, sorpreso dalle guardie giurate del Wwf, spara contro di queste e scappa facendo perdere le tracce di sé. L’apertura della stagione venatoria, purtroppo, come ogni anno, è stata segnata dal dilagare degli atti di bracconaggio. Nonostante gli appelli al rispetto della legalità che arrivano da ogni angolo della comunità civile e non solo dalle associazioni ambientaliste, il bilancio degli illeciti in materia di caccia diventa sempre più grave e all’apparenza sembrano vani gli sforzi operati per contrastare il dilagante fenomeno del bracconaggio nei confronti dell’avifauna protetta. Durante l’ultimo servizio di vigilanza, il gruppo di agenti del nucleo WWF di Salerno ha sorpreso alcuni cacciatori nelle campagne di Pontecagnano mentre sparavano a qualunque volatile che transitasse in volo. Uno di questi, notato il sopraggiungere delle guardie, si è dato prontamente alla fuga non prima però di avere esploso due colpi di fucile contro gli inseguitori con chiaro intento intimidatorio. Le successive ricerche non hanno consentito di ritrovare il bracconiere che si è dileguato tra i campi della zona. È stato possibile sequestrare il frutto della giornata di caccia del bracconiere, consistente in decine di tortore dal collare e colombi domestici, entrambe specie protette. Sul posto sono stati fermati altri due cacciatori in possesso anch’essi di esemplari di avifauna protetta, i quali sono stati prontamente condotti nella vicina caserma dei Carabinieri di Pontecagnano e denunciati a piede libero contestualmente al sequestro dei fucili e della fauna illegalmente detenuta. La giornata è proseguita con ulteriori controlli e con il ritrovamento di due sacchi ricolmi di decine di esemplari di specie protette (tortore dal collare, storni, rondini e passeri domestici) abbandonati sul posto presumibilmente da qualche cacciatore che, avvertito il “pericolo”, ha pensato bene di allontanarsi il più velocemente possibile. “Se queste sono le premesse della nuova stagione venatoria è facile immaginare quale sarà il prosieguo dell’attività di vigilanza e quale sforzo tutte le associazioni dovranno mettere in campo in maniera sinergica per tentare di limitare i danni alla fauna selvatica. – afferma le guardie giurate del Wwf - Per questo motivo chiediamo un maggiore sostegno, da parte delle istituzioni, a chi con grande senso di abnegazione e sacrificio, è sempre in piena linea per assicurare il rispetto dell’ambiente e delle leggi dello Stato”.
Cronache del Mezzogiorno del 6/9/2008

Morti per l'inquinamento i pesci ritrovati nel Testene ad Agropoli

“I pesci ritrovati nel Testene ad Agropoli non sono morti per eccessivo calore ma per fenomeni di inquinamento”. Con queste parole le sentinelle ambientali del Wwf smentiscono la notizia riportata su un quotidiano locale della provincia di Salerno. La notizia, pubblicata giovedì, 04 settembre 2008, denunciava una moria di pesci nel fiume Testene, il corso d’acqua principale che attraversa l’abitato di Agropoli prima di sfociare a mare. “Nello stesso articolo si dichiara che i pesci ritrovati siano morti a causa dell’ eccessivo calore di questi ultimi giorni. - continuano nella loro dichiarazione. - Il responsabile del settore fauna ittica ed acque interne del WWF SALERNO ONLUS, dott. Alberto Gentile, afferma, infatti, che i pesci fotografati appartengono a una specie di ciprinidi d’acqua dolce (cavedano) abbastanza resistente all’inquinamento e all’innalzamento della temperatura. E’ comunque abitudine di questa specie risalire i corsi d’acqua in cerca di acque più fresche e ripararsi in prossimità delle sponde per trovare riparo dai raggi del sole. Di conseguenza, è improbabile che la causa di morte sia da ricercarsi solo nell’aumento delle temperature, ma piuttosto nella ridotta portata idrica (provocata dalle captazioni abusive) che unitamente agli scarichi inquinanti già esistenti, hanno determinato fenomeni di anossia intollerabili per la vita delle specie presenti. Questo significa che i danni prodotti potrebbero essere più gravi del previsto. Si invita pertanto, l’amministrazione comunale locale a controllare lo stato dell’ambiente fluviale e dei requisiti stabiliti dalla legge in materia, in particolare il deflusso minimo vitale e lo stato ambientale delle acque al fine di verificarne l’idoneità alla vita delle specie ittiche. Sarebbe, inoltre, utile censire tutti gli scarichi (continui ed occasionali) presenti lungo l’asta fluviale perché la sola trasparenza delle acque non è di per sé indice di buona qualità”.

mercoledì 3 settembre 2008

“Seminario di approfondimento di tecniche di polizia ambientale”


Il WWF Salerno ONLUS e le guardie del Nucleo di Salerno organizzano per giovedì 4 settembre 2008, presso la sede di Salerno – Via S. Leonardo 103 - alle ore 18:30, un “Seminario di approfondimento di tecniche di polizia ambientale”.
In particolare, durante l’incontro saranno illustrate le modalità di redazione dei verbali di accertamento amministrativo relativi alle violazioni più comuni in materia di rifiuti, scarichi idrici, ecc…
L’appuntamento risulterà fondamentale per la formazione professionale di chi si accinge ad intraprendere l’attività di guardia ambientale, ma anche un utile momento di aggiornamento per le persone già da tempo impegnate nella salvaguardia e tutela del territorio.
L’invito è esteso a chiunque sia interessato ad accrescere le proprie conoscenze in materia di normativa ambientale, sia come operatore del settore che in veste di semplice cittadino.
Si prega di comunicare, se possibile, la propria partecipazione all’indirizzo e-mail:
salerno@wwf.it

lunedì 1 settembre 2008

Nuova operazione ambientale da parte delle guardia del Wwf

Continua l’opera di tutela dell’ambiente da parte delle guardie ambientali del WWF di Salerno. Durante un’operazione di controllo che si è svolta ieri, le guardie giurate del Wwf, guidate dal caponucleo Fabrizio Lullo e con la collaborazione dei carabinieri della stazione di Santa Maria di Castellabate, hanno intercettato una persona in esercizio di caccia con un fucile flobert. Dopo un breve appostamento è scattata l'operazione che ha consentito di fermare ed identificare una persona di 50 anni, che usciva normalmente da casa da giorni per andare a caccia. Alla vista delle guardie si è dato alla fuga, rifugiandosi in casa inutilmente, infatti, dopo aver rincorso il cacciatore in compagnia del proprio cane da caccia e accertato che il cacciatore si è rifugiato in casa, gli agenti lo hanno invitato a consegnare il fucile e fornire le proprie generalità. Il cacciatore non ha opposto resistenza; ha subito consegnato l’arma. Le guardie ambientali del Wwf hanno prontamente provveduto ad identificalo e gli hanno contestato l'esercizio della caccia in periodo di chiusura generale. L’uomo è stato poi invitato a recarsi congiuntamente agli agenti presso la stazione carabinieri di Santa Maria di Castellabate, per procedere al sequestro dell'arma utilizzato per l'esercizio della caccia. L'attività di controllo antibracconaggio proseguirà nei prossimi giorni in quanto sono pervenute presso il nucleo guardie ambientali del WWF, numerose segnalazioni di atti di bracconaggio come la caccia al cinghiale che si verifica nel comune di Santa Maria di Castellabate. I cacciatori che verranno sorpresi ad esercitare la caccia in periodo di chiusura generale, rischiano la sospensione del porto di fucile per uso caccia e il sequestro dell'arma. Le persone sprovviste di porto di fucile e che abbattano fauna selvatica risponderanno di porto abusivo d'arma e furto venatorio rischiando di essere arrestati.