domenica 7 giugno 2009

Bracconaggio e inquinamento ambientale: l’azione delle Guardie del WWF Salerno


Da molti anni ormai il WWF Salerno realizza sul territorio dell’intera provincia, un intensa attività di monitoraggio e controllo, rivolto alla difesa dell’ambiente, dell’avifauna e delle risorse idriche.
Abbiamo incontrato Antonio Cariello, responsabile del settore Agricoltura e Foreste del WWF Salerno, per un resoconto su quanto avvenuto.
Dottor Cariello, ci parli dell’attività svolta quest’anno.
“Molti sono stati i progetti sinora realizzati, che hanno visto gli attivisti impegnati nella salvaguardia delle risorse naturali, dal monitoraggio dei fiumi, in cui sono stati rilevati e denunciati, tutti gli scarichi illeciti presenti e al contrasto della pesca di frodo, sino alla lotta all’abusivismo edilizio in costiera o alle azioni mirate a reprimere l’intenso fenomeno del bracconaggio, diffuso anche nelle aree protette; molteplici sono stati gli interventi e le azioni di denuncia, effettuati a carico di chi, nel corso di questi anni, a cuor leggero ha imbrattato e devastato la naturalità di tante zone della nostra provincia, con centinaia di sanzioni amministrative e richieste di sequestro alle competenti Autorità, che ogni anno le Guardie del WWF Salerno elevano. Nel corso dei Campi di Vigilanza organizzati negli ultimi anni, con la fattiva collaborazione delle Forze dell’Ordine e con l’impegno di tante Guardie WWF provenienti da tutta l’Italia, che generosamente si sono prodigate a combattere gli illeciti ambientali, sono stati innumerevoli i reati scoperti e denunciati”.
Che atteggiamento avete riscontrato durante le vostre attività da parte dei cittadini?
“Nnostante il continuo impegno e un livello di attenzione sempre elevato, si registrano atteggiamenti di scarso senso di responsabilità nella gestione del territorio e uno stato di illegalità diffusa da parte di molti cittadini. Dal traffico illegale di fauna selvatica, ai reati contro il patrimonio faunistico, ma anche violazioni alla normativa sulla detenzione di armi che evidenziano in alcuni casi anche uno stretto collegamento esistente tra bracconieri e la criminalità (fucili con matricola abrasa e il controllo del territorio da parte di "staffette" e "gregari" che segnalano l'arrivo della Vigilanza). Molto diffuso sia lungo la fascia costiera e nelle zone interne, dove vi sono di specchi d'acqua artificiali denominati "vasconi", il fenomeno del bracconaggio primaverile agli uccelli migratori. In primavera, a stagione venatoria chiusa, bracconieri ben organizzati fanno strage di anatidi e di altri uccelli acquatici migratori. Si tratta di un tipo di caccia notturna praticata dal tramonto alle prime luci dell'alba. Ancora l’utilizzo di mezzi di caccia non consentiti, dalla cattura massale con l’uso di reti, ai richiami acustici blindati in cassette di acciaio, cementate a terra e occultate tra la vegetazione, che attirano le prede per poi abbatterle facilmente. La devastazione del territorio continua poi con una lunga lista di reati ambientali, dalla mancanza di efficaci controlli nella gestione dei rifiuti alla realizzazione di microdiscariche, passando allo scarico illecito da parte delle aziende di diversi settori, dei propri reflui nei corsi d’acqua e a mare”.
Le azioni di controllo e prevenzione sono sufficienti?
“I problemi che affliggono ormai le nostre aree e ci portano sempre più alla deriva sono molteplici, invece scarsi sono i controlli e l’azione di prevenzione. Il WWF Salerno da tempo auspica la creazione di un sistema di controllo efficace e sistematico, basato sulla maggiore collaborazione tra gli Enti, creando quelle giuste sinergie capaci di valorizzare le tante professionalità esistenti. In tal proposito gli elogi del WWF Salerno sono rivolti a quanti si adoperano e con sempre maggiore impegno sono schierati a difesa dell’Ambiente, in particolare si ringraziano il Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno e il Comando Compagnia dei Carabinieri di Eboli e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno e il Comando Compagnia della Guardia di Finanza di Eboli”.

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