lunedì 8 novembre 2010

Camera dei deputati: Parchi Nazionali e politica dibattono sul futuro delle aree protette


Il 9 novembre alla Camera dei deputati, nella sala della Mercede si terrà alle 15 il convegno dal tema "Parchi: patrimonio e risorsa d'Italia" al quale parteciperanno il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, i rappresentanti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, i presidenti dei parchi nazionali e i rappresentanti delle maggiori associazioni ambientaliste. Introdurrà l'incontro il presidente di Federparchi-Europarc Italia, Giampiero Sammuri. Sarà presentato l'operato dei parchi italiani che svolgono quotidianamente un'importante ruolo di salvaguardia e tutela del territorio naturale e della biodiversità oltre che di promotori delle economie locali. Si parlerà anche del paventato taglio del 50% dei fondi destinati ai parchi approvato con la legge finanziaria.


sabato 26 dicembre 2009

Il pipistrello...


Proseguendo il nostro viaggio nella Natura, conosceremo questo mese più da vicino un mammifero temuto per le leggende che su di esso sono state costruite nei secoli ma che ha allo stesso tempo ispirato film,leggende e fumetti quali Dracula e Batman: il pipistrello. Appartenente all’ordine dei chirotteri, il pipistrello è un animale di medie dimensioni che ha come caratteri distintivi le ali, la coda, il naso e la lunghezza testa-corpo. Insettivoro capace di catturare in volo gli insetti appoggiati sia sulle foglie che sui rami, il pipistrello compie voli bassi che lo rendono vulnerabile agli attacchi di mammiferi notturni o di gatti domestici e gatti domestici inselvatichiti. Unica eccezione di pipistrello che non compie gli spostamenti in volo ma arrampicandosi è la Mistocina tuberculata Gray. Molti pipistrelli, o per lo meno la maggior parte generano gli ultrasuoni, segnali con lunghezza d’onda elevata così acuti da non essere percepiti dall’orecchio umano. I pipistrelli hanno questo complicato meccanismo, il sonar o ecogoniometro, nella loro testa, di solito collocato dietro al naso, che è quello che poi produce gli ultrasuoni. Il segnale di ritorno, o eco di ritorno, viene captato dalle grandi orecchie. Questo meccanismo permette ai pipistrelli di conoscere la giusta ubicazione della preda o dell’ostacolo, sapendo con esattezza la direzione o l’angolazione dal quale l’eco sta ritornando. Tutto questo è definito come ecolocazione. Il pipistrello vive nei boschi, lungo i perimetri di stagni, ruscelli, paludi e piantagioni di conifere. Si crea rifugi negli incavi degli alberi ma non disdegna le costruzioni umane. Durante il periodo del letargo si rifugia nelle cavità sotterranee, nei tunnel e miniere o in solai di vecchi edifici disabitati.


Leggende e folklore


Nell’antichità l’uomo utilizzava i pipistrelli per la preparazione di pozioni magiche, unguenti per medicare e talora venivano elevati a rango di divinità demoniache. Si narra che vivono da soli di notte perché quando gli animali furono creati vennero allontanati sia dagli uccelli perché non facevano la uova, sia dai topi perché avevano le ali. In Abruzzo, secondo la tradizione popolare “ I pipistrelli sono mandati dalle streghe ed hanno lo sgradevole compito di portare le più fastidiose malattie; scendono nella notte silenziosi nelle canne fumarie per succhiare il sangue dei bambini, per tagliare la faccia, per accecare”. In Cina vengono invece usati come animali propiziatori e simboleggianti la fortuna. Poco amato dall’uomo, se non addirittura temuto per l’aspetto vampiresco, lo stridare irritante, il corpo disarmonico, almeno per i canoni umani, uniti ai luoghi dove generalmente vive, fanno del pipistrello l’impersonificazione del male, pagando per questo il prezzo del non essere né bello né simpatico.


articolo tratto dalla rubrica che curo per il mensile "I fatti" di Ornella Trotta

sabato 28 novembre 2009

L'arcobaleno, fenomeno atmosferico che ha ispirato miti e leggende...

Dedichiamo lo spazio di questo mese all’arcobaleno, fenomeno ottico e meteorologico, molto diffuso in queste giornate di pioggia, che da sempre colpisce l’immaginario collettivo facendo sognare grandi e piccini. Questo arco multicolore che spazia dal rosso al viola e che ritroviamo citato nella mitologia greca e nella Genesi, ha origine da un fenomeno fisico detto rifrazione. La luce attraversa, infatti, le goccioline d’acqua che rimangono sospese in cielo dopo un temporale per effetto della dispersione e della rifrazione della luce solare lungo le pareti delle goccioline. La quantità di luce che viene rifratta dipende dalla sua lunghezza d’onda e quindi dal suo colore. La luce blu, venendo rifratta ad un angolo più grande di quella rossa, in concomitanza ad altre proprietà fisiche, appare più bassa in cielo e nello spazio tra i due colori si crea tutta la vasta gamma delle sfumature corrispondenti alle diverse frequenze d’onda corrispondenti. La sequenza completa dei colori che possiamo osservare in questo arco multicolore è rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. In rari casi, nelle notti di forte luce lunare, un arcobaleno lunare o notturno (moonbow), può essere osservato in cielo ma, dato che la percezione umana dei colori in condizioni di poca luminosità è scarsa, gli arcobaleni lunari sono percepiti come bianchi. L'effetto dell'arcobaleno è comune anche vicino alle cascate o alle fontane. Frange di arcobaleno si possono osservare ai bordi delle nuvole illuminate da dietro e come bande verticali nella pioggia distante con il conseguente effetto di creare artificialmente il fenomeno della dispersione nelle goccioline di acqua nell'aria durante una giornata soleggiata. È importante sottolineare che la posizione di un arcobaleno nel cielo è sempre dalla parte opposta rispetto al sole e l'interno è sempre leggermente più luminoso dell'esterno. A volte un arcobaleno secondario, più scuro e più grosso, è visibile all'esterno dell'arco primario. Gli arcobaleni secondari sono provocati da una doppia riflessione della luce solare dentro le gocce di pioggia e appare ad un angolo di 50°–53°. Come risultato della seconda riflessione, i colori dell'arcobaleno secondario sono invertiti in confronto a quelli del primario con il blu all'esterno e il rosso all'interno. L'area scura di cielo non illuminato posta tra l'arcobaleno primario e quello secondario viene chiamata banda di Alessandro, in omaggio ad Alessandro di Afrodisia che la descrisse per primo. Un terzo o triplo, arcobaleno si può vedere in rare occasioni ed ancor meno osservatori hanno riportato l'avvistamento di arcobaleni quadrupli, nei quali l'arco più esterno, molto più fioco aveva un aspetto increspato e pulsante. Questi arcobaleni apparirebbero dallo stesso lato nel cielo dove si trova il sole, rendendoli molto difficili da avvistare. Molti studiosi ed appassionati hanno provato a fotografare questo arco per intero con scarsi risultati poiché richiederebbe un angolo visivo di 84°. Ottenere il predetto risultato è difficile perché sarebbe necessaria una fotocamera a 35 mm ed una lente con una lunghezza focale di 19 mm mentre la maggior parte dei fotografi ha solo lenti con una larghezza angolare di 28 mm. Un sistema per aggirare questo limite è l'utilizzo di programmi appositi che realizzano automaticamente un "collage" di più immagini che sono facilmente reperibili nella rete del web. L'arcobaleno ha avuto un posto nelle leggende dovuto alla sua bellezza ed alla difficoltà nello spiegare il fenomeno che è avvenuto grazie allo studio di Galileo delle proprietà della luce. Nella Genesi, l'arcobaleno è un segno dell'unione tra Dio e l'umanità. Dopo che Noè sopravvisse al diluvio universale nella storia dell'Arca di Noè, Dio inviò un arcobaleno per promettere che non avrebbe mai più inviato un tale diluvio per distruggere la terra. Nella mitologia greca, si tratta di un sentiero fatto da un messaggero, Iris, tra terra e paradiso. Per gli irlandesi l’arcobaleno è il nascondiglio segreto del folletto leprechaun che col suo pentolone pieno d'oro si trova alla sua fine. Nella mitologia cinese, l'arcobaleno era una spaccatura nel cielo sigillata dalla dea Nuva con pietre di sette colori differenti. In letteratura Virginia Woolf nel “To the Lighthouse” (Verso il Faro) evidenzia la caducità della vita e la mortalità dell'Uomo attraverso il pensiero della signora Ramsey: "Era tutto effimero come un arcobaleno". L'arcobaleno è stato usato anche in contesti più contemporanei, come nella canzone “Over the Rainbow” o nel film musicale “Il mago di Oz”.
Alessia Saggese

giovedì 16 luglio 2009

Nuovi collegamenti nel Parco del Cilento a partire da lunedì 20 luglio

Parte lunedì 20 luglio, su tutto il territorio del Parco del Cilento, il servizio di trasporto con il City Sightseeing, il bus scoperto che fino a metà settembre accompagnerà i turisti alla scoperta dell’Area Protetta. Verranno proposti una serie di undici itinerari per conoscere sia le rinomate località della costa e i siti archeologici di fama internazionale che i suggestivi borghi dell’entroterra, meno celebri ma ricchi di intense suggestioni. Si comincia il lunedì con due escursioni. Si inizia al mattino con un itinerario archeologico paesaggistico “Un Mare di … Storia” che consente la visita al Museo Diocesano di Vallo della Lucania e all’area archeologica di Moio della Civitella; si continua nel pomeriggio con l’itinerario storico naturalistico “Sulle Tracce di Gianbattista Vico” conduce allo splendido Palazzo De Vargas di Vatolla, dove il celebre filosofo ha soggiornato per nove anni. Il martedì 21 luglio, è dedicato la mattina all’archeologia con visita all’antica colonia greca di Velia e il pomeriggio alle magnificenze degli scavi di Paestum. “Il Cuore Antico del Cilento” conduce, il mercoledì 22 luglio, alla scoperta dei borghi del Monte Stella con visita a Galdo, Celso, Pollica e San Mauro Cilento dove è prevista una degustazione di prodotti tipici; nel pomeriggio, escursione al centro storico di Castellabate, con visita al Castello dell’Abate costruito nel 1123 da Costabile Gentilcore. “Tra Natura, Cultura e Spiritualità” è l’escursione del giovedì 23 luglio sulla vetta del Monte Gelbison dove sorge il Santuario della Madonna di Novi Velia. L’itinerario del venerdì 24 luglio consente di ammirare lo spettacolare inghiottitoio di Caselle in Pittari in cui si inabissa il fiume Bussento per poi riemergere presso l’oasi naturalistica del WWF di Morigerati; nel pomeriggio si parte da Palinuro con tappa all’area archeologica di Roccagloriosa. “Le vie del vino”, itinerario del sabato, conduce gli appassionati a visitare le aziende vinicole di Prignano Cilento e Rutino. Le Grotte di Castelcivita sono le protagoniste dell’escursione programmata per la domenica. Verranno proposti, inoltre, itinerari che dalla costa consentiranno di raggiungere il Vallo di Dianoche verranno effettuati con autobus coperto per assicurare un viaggio estremamente confortevole sulle distanze più lunghe. I diversi itinerari proposti consentono di scoprire la magnificenza architettonica della Certosa di San Lorenzo di Padula, l’elegante centro storico di Teggiano, lo spettacolo suggestivo delle Grotte di Pertosa, il borgo abbandonato di Roscigno Vecchia e l’interessante Museo Naturalistico degli Alburni di Coleto Monforte.

Alessia Saggese

giovedì 25 giugno 2009

Il Wwf Salerno approva l’iniziativa “Orti di città” ad Agropoli

La sezione Wwf di Salerno elogia il progetto portato avanti dal comune di Agropoli di creare ventinove lotti da destinare ad orti urbani delle dimensioni di otto metri per dieci da affidare ad altrettanti anziani e associazioni di disabili, individuati sulla base di una graduatoria predisposta dall’Ufficio dei Servizi Sociali a fronte delle centinaia di domande pervenute.

“Noi del WWF Salerno siamo davvero entusiasti per l’interessante iniziativa messa in atto dal comune di Agropoli in merito alla realizzazione di uno spazio dedicato alla costituzione degli “Orti Urbani”. – ci racconta Antonio Cariello, responsabile del settore Agricoltura e Foreste del WWF Salerno- Le attività previste dovrebbero garantire la possibilità di coltivare i prodotti della terra, in modo assolutamente biologico e rispettoso dell’ambiente, da parte degli anziani del comune. Queste esperienze sono in grado di porre rimedio, seppur a livello microscopico, alle storture del sistema consumistico di oggi: costituiscono dei piccoli polmoni verdi per le metropoli industrializzate, ma soprattutto educano a pratiche ambientali sostenibili, rispondono all'esigenza di "fare comunità" e offrono un'alternativa alle categorie sociali emarginate dalla società moderna. La sostenibilità ambientale, la possibilità di limitare l’uso della chimica in agricoltura, la necessità di favorire le pratiche agricole a basso impatto, il mantenimento del paesaggio rurale rispetto alla miriade di aziende agricole che espongono troppo spesso rifiuti d’ogni genere, sono tutte tematiche che da tempo il WWF Salerno sostiene e cerca di difendere: la necessità di valorizzare maggiormente le nostre produzioni agroalimentari, differenziandole sul mercato passa attraverso un’adeguata politica di difesa ambientale e controllo del territorio, poiché solo attraverso il raggiungimento di una maggiore qualità globale offerta, riusciremo a mantenere vitale un settore che da tempo mostra evidenti segnali di crisi”.

L’Oasi Wwf del Bosco di San silvestro propone nuovi itinerari nella natura


Proseguono gli appuntamenti presso l’Oasi Wwf del Bosco di San Silvestro. Il prossimo appuntamento è per sabato 27 giugno 2009 con una serata sotto le stelle, dove a gruppi, dopo una breve passeggiata nel Bosco, si raggiungerà una sala proiezione collocata nella fresca cantina borbonica del Real Casino di S. Silvestro per assistere a un video introduttivo a cura del Prof. Michele Maddaloni, relatore della serata e presidente dell’ UMAC. Seguirà un’uscita in campo ed osservazione della volta celeste attraverso i telescopi preventivamente installati nell’Oasi. Al termine, nel giardino del cortile borbonico (Collecini 1795-1801), si potrà godere del fresco della serata degustando pizzette e tarallucci di Telese opportunamente “inumiditi” da fresca “Coda di volpe del Sannio“, bibite per gli astemi e torta e dolcini e succhi di frutta per i bambini. Domenica 28 giugno, invece, si potrà prendere parte a una serata, “Taijiquan- star bene nella natura, le arti della eterna giovinezza”, che prevede una passeggiata nel Bosco per raggiungere il punto in cui il Gruppo Novaera farà un intervento introduttivo sul “Taijiquan” e di seguito l’inizio dell’attività fisica. Taijiquan tratta di ginnastiche energetiche cinesi per combattere le malattie e migliorare la funzionalità psico-fisica attraverso specifici esercizi fisici, mentali e respiratori che ritardano l’invecchiamento e rafforzano il sistema nervoso combattendo i processi patologici. Il ciclo in programma è curato da Novaera – Gruppo Studi Arti e Scienze per il benessere del corpo e dell’anima. In alternativa, si può prender parte alla visita guidata lungo il “Percorso Natura”.

mercoledì 24 giugno 2009

Nasce l’orto di città per gli anziani di Agropoli

Arriva a compimento e vede la luce uno dei progetti qualificanti voluti e realizzati dall’Assessorato alla Solidarietà Sociale di Agropoli. Sono stati creati ventinove lotti da destinare ad orti urbani delle dimensioni di otto metri per dieci saranno affidati ad altrettanti anziani e associazioni di disabili, individuati sulla base di una graduatoria predisposta dall’Ufficio dei Servizi Sociali a fronte delle centinaia di domande pervenute. La gestione degli orti sarà disciplinata da apposito regolamento che prevede modalità di coltivazione biologica e naturale e il divieto di utilizzo di pesticidi e prodotti chimici. E’ prevista anche una piccola integrazione al reddito da intendersi come forma di sostegno alle categorie deboli, attraverso la vendita in loco dei prodotti ottenuti dalle coltivazioni.
Venerdì 26 giugno, alle ore 19:30, ci sarà la cerimonia di assegnazione e inaugurazione degli orti urbani a cui parteciperà l’Assessore regionale alle politiche sociali Alfonsina De Felice, oltre al sindaco di Agropoli Franco Alfieri e all’Assessore alla solidarietà sociale Angelo Coccaro. Alla cerimonia seguirà una degustazione di prodotti tipici provenienti da coltivazioni orticole di aziende biologiche. Ha dichiarato l’ assessore alla Solidarietà Sociale, Angelo Coccaro: “Lo spirito che anima il progetto è quello di coniugare e tenere insieme il risanamento e la riqualificazione ambientale di aree pubbliche degradate o dismesse e l’inclusione sociale come opportunità di aggregazione, per sviluppare un ruolo attivo degli anziani e dei disabili nella società, contrastando fenomeni di solitudine e di emarginazione.” Il progetto intende anche avere una funzione didattica, attraverso il coinvolgimento delle scuole infatti sarà possibile puntare al tema del recupero delle tradizioni e delle peculiarità alimentari legate al territorio, alla promozione dei prodotti tipici locali e alle coltivazioni biologiche. Il progetto intende perciò anche aderire all’iniziativa promossa da Slow Food dal significativo titolo “Orto in condotta”, una campagna nazionale rivolta ad adulti e bambini che punta all’educazione alimentare e del gusto. Affiancando gli alunni agli anziani, che conservano la memoria storica sulle tecniche di coltivazione praticata con metodi tradizionali, si potrà avvicinare le famiglie ai frutti e agli ortaggi coltivati localmente con metodi naturali. Fra gli obiettivi del progetto vi è anche l’intenzione di puntare al recupero di alcune colture tipiche del territorio quali i ceci di Cicerale, il carciofo di Paestum, i fichi del Cilento. Dal recupero di un’area degradata si può concretamente agire per ripristinare un corretto rapporto dell’uomo con il suo ambiente con stili di vita più sostenibili.