In una calda giornata d’estate, se ci troviamo in campagna con amici, probabilmente qualcuno comincerà a chiedersi quale sia la temperatura dell’aria in quel preciso istante. Invece di iniziare a snocciolare una serie di numeri a caso, esiste la possibilità di ricavare facilmente una misura quasi precisa della temperatura attraverso l’ascolto del frinire di un grillo. I grilli, infatti, producono il ben noto verso battendo le ali tra loro; più elevata è la temperatura dell’aria, più alta è la frequenza dei battiti delle ali e più alta è la frequenza degli stridii. George Pierce, un fisico di Harvard, già nel 1948 espose i risultati di una sua particolare ricerca nel libro The song of insects (La canzone degli insetti): prese un grillo e, in quindici giorni scelti a caso durante l’estate, pazientemente, misurò sia la temperatura dell’ambiente con un termometro a mercurio sia il numero medio al secondo di battiti di ali effettuati dal grillo nei periodi di tempo in cui friniva, tramite un video registratore. Lo studioso sorprendentemente riuscì ad identificare una legge matematica che legava in maniera statisticamente significativa il numero dei battiti delle ali, e perciò degli stridii del grillo, alla temperatura dell’aria. L’uso della legge empirica trovata fu la seguente: misuriamo con attenzione con un orologio il numero degli stridii emessi dal grillo in otto secondi, aggiungiamo quattro e avremo l’esatta temperatura del posto in cui ci troviamo. Il grillo per questa sua caratteristica è conosciuto anche come il termometro dei poveri.
(articolo scritto dal prof Adriano Mazzarella, docente di Climatologia della FedericoII)
immagine presa dal web
1 commento:
mi sembra di conoscere questa "pilloletta".....
Raf o mast
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