Riporto questa notizia ansa molto toccante e prova di come, anche senza volerlo, l'uomo può arrecare danni alla natura e ai suoi abitanti...
L'eutanasia con una massiccia dose di anestetico sembra ormai la soluzione più probabile al dramma del cucciolo di balena separato giorni fa dalla madre presso la baia di Sydney, durante la migrazione annuale dei cetacei dai mari antartici verso il nord tropicale. I biologi marini escludono che sia stato abbandonato dalla madre, come ritenuto inizialmente, e danno la colpa al traffico navale che può aver interrotto le comunicazioni soniche con la madre. Il cucciolo di megattera di età fra due e tre settimane, che dipende dal latte materno per sopravvivere, era stato avvistato la prima volta domenica scorsa mentre strofinava col muso lo scafo di uno yacht scambiandolo per la madre. I tentativi di guidarlo al largo per raggiungere le balene di passaggio, e possibilmente una madre adottiva, sono falliti e l'animale e' tornato stremato nella baia. Le autorità di protezione della fauna stanno discutendo la possibilità dell'eutanasia dell'animale di circa 5 metri, piuttosto che fargli soffrire una morte lenta e dolorosa. I veterinari hanno prelevato campioni di sangue per stabilire quanto il balenottero si sia indebolito, e se sarà necessario sopprimerlo. Il Servizio parchi nazionali e fauna è stato inondato di offerte di aiuto e consigli anche dall'estero ed il balenottero, soprannominato Colin, conta già tre gruppi di supporto sul sito web di network sociale Facebook. L'offerta di aiuto più seria è venuta oggi dai militari, che hanno messo a disposizione dei galleggianti per tentare di guidarlo nuovamente al largo. “Ci si spezza il cuore per quello che sta accadendo al baby Colin”, ha detto il premier nel Nuovo Galles del sud Morris Iemma, che ha lanciato un appello alle agenzie internazionali chiedendo consiglio. “'Le prospettive sono scoraggianti, ma si sta cercando di fare tutto il possibile per salvarlo e per ridurre le sue sofferenze”, ha aggiunto. Il portavoce del Servizio parchi nazionali e fauna, John Dalgate conferma che le speranze di sopravvivenza per Colin sono scarse. ''In teoria le possibilità sarebbero tre: che la madre ritorni, che il cucciolo sia adottato da un'altra femmina, o che sia allevato in cattività con allattamento artificiale'', ha detto oggi ai giornalisti. “Le due prime possibilità sono ormai remote, e la terza non è realizzabile'', ha ammesso.
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