Cari amici, non voglio cambiare l'indirizzo del mio blog ma inserisco questo post in segno di buon augurio a una giovane piccola promessa dello sport: Federico Savona.
“Passione, costanza e qualche sacrificio”, questo è il mix vincente che ha permesso al giovane emiliano Federico Savona di diventare, all’età di dodici anni, uno dei campioni del Go-kart italiano. Il padre Filippo così racconta l’avventura sportiva del figlio: “La passione per il kart è nata a mio figlio all’età di 5 anni quando andava a mare coi nonni. Ricordo che nel luogo dove stavamo trascorrendo le vacanze estive c’era una pista di Go-kart in cui andava a giocare col nonno materno. Era talmente piccolo che non arrivava neanche ai pedali, ma quei momenti sono stati talmente incisivi che il Natale seguente ci ha chiesto come regalo proprio una di quelle macchinette”. Federico ascolta le parole del padre ed interviene specificando: “Ricordo bene quei momenti. Alla mia richiesta iniziarono subito ad informarsi sulle varie macchine da kart e mi regalarono una macchina a motore con cui mi portavano a fare qualche giro in un piazzale vicino casa. Col passare del tempo, mi piaceva sempre di più guidare quella macchina e mi venne il desiderio di provare piste nuove. Abbiamo iniziato a cercare spazi nuovi e più ampi e trovato varie piste fra Castelnuovo dei Monti, Parma e la Romagna. Con sorpresa ho scoperto un mondo nuovo e tanti coetanei con cui condivido questa passione.” Federico è orgoglioso e sciolto nel suo racconto e gli si accendono gli occhi, come succede ai bambini felici per quel che fanno, quando continua nel racconto della sua storia sportiva: “A sette anni ho iniziato a gareggiare nella categoria 50 baby, ho preso parte alle prime gare e al campionato regionale. A 9 anni sono passato nella categoria 60 mini kart e ho vinto tre campionati regionali consecutivi”. Il papà Filippo, entusiasta del figlio, con sorriso fiero, riprende la parola e sottolinea l’impegno che tutta la famiglia mette nel far crescere il piccolo, sia come uomo che come pilota:“L’impegno è tanto ma per un figlio lo si fa volentieri. I sacrifici li facciamo tutti anche lo stesso Federico. Primo fra tutti, quello degli spostamenti. Anche se per nostra fortuna abbiamo il camper che ci permette di accompagnare Federico alle varie competizioni. Poi, soprattutto per Federico, la necessità, in alcuni momenti, di dover svolgere i compiti fra una competizione e l’altra”. Riprende la parola Federico: “Riesco a conciliare bene lo sport con i compiti della scuola. Studio durante la settimana e, quando se ne presenta la necessità, studio anche in pista fra una gara e l’altra e non trascuro gli amici. Quando mi devo assentare da scuola per qualche giorno chiamo i miei compagni di classe per i compiti, che mi sono molto vicini, mi chiedono delle competizioni e sono contentissimi quando vinco dei premi. E comunque la gioia di scendere in pista, gareggiare e vincere compensa ampiamente i sacrifici. Ricordo con orgoglio quando nel campionato nazionale 2007 (Trofeo nazionale CSAI Karting classe 60 mini) sono partito dalla nona posizione di griglia e sono arrivato primo vincendo il premio”. Papà Filippo, ormai parla a ruota libera ed aggiunge: “Il bello di mio figlio è anche la sua voglia di conoscere e apprendere cose nuove. Quindi cerco di coinvolgerlo quando si deve sostituire un pezzo della macchina, cambiare le gomme o si deve smontare il motore”. Federico conferma le parole del padre: “Mi piace conoscere ed occuparmi della macchina con cui scendo in pista.” Alla domanda se la passione per lo sport il giovane campione l’ha ereditata dal padre, papà Filippo ci ha risposto: “No, e gli ricordo sempre che l’unico momento in cui gli è concesso di correre, anche quando diventerà maggiorenne, è solo sulla pista e mai per strada. La pista è sicura al cento per cento, ogni anno viene omologata e sottoposta a controlli per salvaguardare i piloti. Federico ormai stanco ma felice per l’intervista, ci saluta ricordandoci che la sorellina Giulia di soli 5 mesi è il suo portafortuna e dà appuntamento ai suoi amici e tifosi sul sito www.Federicosavona.it
Piscicelli Vincenzo – Saggese Alessia.
“Passione, costanza e qualche sacrificio”, questo è il mix vincente che ha permesso al giovane emiliano Federico Savona di diventare, all’età di dodici anni, uno dei campioni del Go-kart italiano. Il padre Filippo così racconta l’avventura sportiva del figlio: “La passione per il kart è nata a mio figlio all’età di 5 anni quando andava a mare coi nonni. Ricordo che nel luogo dove stavamo trascorrendo le vacanze estive c’era una pista di Go-kart in cui andava a giocare col nonno materno. Era talmente piccolo che non arrivava neanche ai pedali, ma quei momenti sono stati talmente incisivi che il Natale seguente ci ha chiesto come regalo proprio una di quelle macchinette”. Federico ascolta le parole del padre ed interviene specificando: “Ricordo bene quei momenti. Alla mia richiesta iniziarono subito ad informarsi sulle varie macchine da kart e mi regalarono una macchina a motore con cui mi portavano a fare qualche giro in un piazzale vicino casa. Col passare del tempo, mi piaceva sempre di più guidare quella macchina e mi venne il desiderio di provare piste nuove. Abbiamo iniziato a cercare spazi nuovi e più ampi e trovato varie piste fra Castelnuovo dei Monti, Parma e la Romagna. Con sorpresa ho scoperto un mondo nuovo e tanti coetanei con cui condivido questa passione.” Federico è orgoglioso e sciolto nel suo racconto e gli si accendono gli occhi, come succede ai bambini felici per quel che fanno, quando continua nel racconto della sua storia sportiva: “A sette anni ho iniziato a gareggiare nella categoria 50 baby, ho preso parte alle prime gare e al campionato regionale. A 9 anni sono passato nella categoria 60 mini kart e ho vinto tre campionati regionali consecutivi”. Il papà Filippo, entusiasta del figlio, con sorriso fiero, riprende la parola e sottolinea l’impegno che tutta la famiglia mette nel far crescere il piccolo, sia come uomo che come pilota:“L’impegno è tanto ma per un figlio lo si fa volentieri. I sacrifici li facciamo tutti anche lo stesso Federico. Primo fra tutti, quello degli spostamenti. Anche se per nostra fortuna abbiamo il camper che ci permette di accompagnare Federico alle varie competizioni. Poi, soprattutto per Federico, la necessità, in alcuni momenti, di dover svolgere i compiti fra una competizione e l’altra”. Riprende la parola Federico: “Riesco a conciliare bene lo sport con i compiti della scuola. Studio durante la settimana e, quando se ne presenta la necessità, studio anche in pista fra una gara e l’altra e non trascuro gli amici. Quando mi devo assentare da scuola per qualche giorno chiamo i miei compagni di classe per i compiti, che mi sono molto vicini, mi chiedono delle competizioni e sono contentissimi quando vinco dei premi. E comunque la gioia di scendere in pista, gareggiare e vincere compensa ampiamente i sacrifici. Ricordo con orgoglio quando nel campionato nazionale 2007 (Trofeo nazionale CSAI Karting classe 60 mini) sono partito dalla nona posizione di griglia e sono arrivato primo vincendo il premio”. Papà Filippo, ormai parla a ruota libera ed aggiunge: “Il bello di mio figlio è anche la sua voglia di conoscere e apprendere cose nuove. Quindi cerco di coinvolgerlo quando si deve sostituire un pezzo della macchina, cambiare le gomme o si deve smontare il motore”. Federico conferma le parole del padre: “Mi piace conoscere ed occuparmi della macchina con cui scendo in pista.” Alla domanda se la passione per lo sport il giovane campione l’ha ereditata dal padre, papà Filippo ci ha risposto: “No, e gli ricordo sempre che l’unico momento in cui gli è concesso di correre, anche quando diventerà maggiorenne, è solo sulla pista e mai per strada. La pista è sicura al cento per cento, ogni anno viene omologata e sottoposta a controlli per salvaguardare i piloti. Federico ormai stanco ma felice per l’intervista, ci saluta ricordandoci che la sorellina Giulia di soli 5 mesi è il suo portafortuna e dà appuntamento ai suoi amici e tifosi sul sito www.Federicosavona.it
Piscicelli Vincenzo – Saggese Alessia.
Nessun commento:
Posta un commento