Ed ecco un piccolo di civetta, Athene noctua... nella tradizione popolare si sosteneva che questo dolcissimo esserino portasse sfortuna e molti si augurano che non si mettesse mai a cantare sopra il proprio tetto. Nell'antica Grecia, invece, la civetta era considerata sacra per la dea Atena (da qui il nome del genere, quello della specie riporta il nome latino dell'uccello), dea della sapienza ed ancora oggi è raffigurata in molti portafortuna.
E' uso comune intendere con il termine "civetta" anche una donna vanitosa, leggera, che ama farsi corteggiare attraendo ammiratori con atti e vezzi per lo più leziosi e poco naturali. Questa usanza è data dal fatto che questo rapace, quando veniva usato dai cacciatori come richiamo per ingannare i piccoli passeriformi, li attraeva con un particolare modo di battere le ali, con inchini, ammiccamenti e altri atteggiamenti simili che costituisce un irresistibile spettacolo per le potenziali prede.
Nessun commento:
Posta un commento